Un 25 aprile da record a Cagliari, dove il corteo per la festa della Liberazione dell’Italia dal nazifascimo è stato seguito da circa 10mila persone.
Normalmente la manifestazione richiamava in piazza 5-600 persone, l’anno scorso si è arrivati a oltre un migliaio, ma quest’anno un fiume di gente, tra famiglie, attivisti e tanti giovani è scesa in piazza per gridare “siamo tutti antifascisti”. Tra gli sloga e le bandiere anche “pace” e Palestina libera”. Al corteo anche il presidente del Consiglio regionale Piero Comandini che ha ricordato l’importanza di essere in piazza oggi. In piazza del Carmine, dove si è concluso il corteo, anche Sonia Aquilotti, 87 anni, che ha operato come staffetta partigiane nelle Marche con il nome di battaglia di “Lilla”, in Sardegna dal 1946. Manifestazioni anche a Sassari e a Nuoro, dove alla cerimonia era presente anche la presidente della Regione, Alessandra Todde.
Il corteo si è aperto con circa 2mila persone in piazza Garibaldi, ma a poco a poco ha raccolto per strada migliaia di persone: già al Parco delle Rimembranze, dove sono state deposte due corone di fiori, via Sonnino non riusciva a contenere i manifestanti. Quando poi la testa del corteo è giunta in piazza Yenne, la coda stava ancora attraversando viale Regina Margherita.
“Quest’anno il 25 aprile ha una significato particolare perchè la destra sta tentando di cambiare la Costituzione, lo sta facendo per legge ordinaria e poi si andrà a referendum, ma sta completamente modificando quello che è il ruolo del presidente della Repubblica garante della Costituzione stessa”, ha detto Lidia Roversi presidente dell’Anpi di Cagliari. “Oggi è la festa che ricorda la liberazione dell’Italia dopo gli anni più bui che hanno portato la morte e la distruzione non solo nel nostro Paese ma anche nel resto d’Europa – ha detto il presidente del Consiglio regionale Piero Comandini -. Per questo motivo giusto che l’Assemblea sarda e il suo presidente siano in piazza tra chi vuole ricordare e non dimenticare il buio del periodo fascista e nazista”.
In piazza anche la Cgil, che oggi ha avviato anche in Sardegna la raccolta firme per i 4 referendum su licenziamenti, contratti a termine e sicurezza: “oggi a maggior ragione il carattere antifascita e repubblicano della nostra Costituzione va ribadito perché siamo in presenza di un governo che non è in grado di definirsi antifascista e di ribadire i valori della liberata, della democrazia”, ha detto il segretario generale sardo, Fausto Durante.