Sono almeno 250 le imprese italiane che operano in Russia, alcune anche con una presenza produttiva.
Il dato è stato reso noto oggi da Alessandro Liberatori, direttore dell’agenzia Ice di Mosca, durante l’assemblea annuale di Gim Unimpresa, associazione che raggruppa oltre un centinaio di queste aziende.
Nella sua relazione introduttiva il presidente di Gim Unimpresa, Vittorio Torrembini, ha riaffermato la volontà dell’associazione di continuare a sostenere le aziende italiane impegnate nel mercato russo, pur nel rispetto delle sanzioni vigenti.
“Viviamo un momento difficile, complicato, in cui anche quelle che sembravano certezze sono cadute, ma non possiamo buttare a mare 30 anni di esperienza”, ha detto, sottolineando che il governo italiano “sta cercando di limitare i danni”, specie attraverso le iniziative del ministro degli Esteri Antonio Tajani, che ha attivato un tavolo permanente per il sostegno delle aziende italiane in Russia.
Oggi, tra l’altro, il responsabile della Farnesina ha espresso “un giudizio positivo” sulla richiesta presentata da Unicredit al Tribunale Ue di sospendere la decisione della Bce di ridurre le sue attività in Russia per avere così, dalla stessa corte europea, “certezza e chiarezza sugli obblighi e sulle azioni” nel processo di uscita dal Paese.
“La Bce – ha sottolineato Tajani – non sempre può imporre tempi alle imprese per lasciare la Russia, cosa che UniCredit sta facendo, ma dobbiamo sempre fare in modo che non ci siano danni per le imprese”. All’assemblea di Gim Unimpresa ha partecipato tra gli altri l’incaricato d’affari italiano, Pietro Sferra Carini.
Al termine dei lavori si è svolto un dibattito su “Il futuro dell’economia mondiale alla luce degli attuali sconvolgimenti politici”, al quale hanno partecipato Oleg Barabanov, direttore del programma del Valdai Club e direttore dell’Istituto studi europei dell’Università Mgimo di Mosca, e Fabrizio Maronta, consigliere scientifico e responsabile delle relazioni internazionali di Limes.
L’assemblea è stata ospitata presso la sede della Camera di commercio e dell’industria di Mosca con la partecipazione del presidente, Vladimir Platonov.