30 suicidi in carcere in Italia nel 2024, flash mob a Cagliari

Un flash mob per dire basta ai suicidi in carcere: 30 in Italia dal 6 gennaio al 7 aprile di quest’anno.

Lo organizza per giovedì 18 aprile alle 11.30, la Camera penale degli avvocati di Cagliari nella scalinata del Palazzo di Giustizia dove verranno letti al megafono le date di queste tragedie, le carceri dove sono avvenute e l’età dei detenuti che si sono tolti la vita per “dare voce a tutti coloro che non possono parlare”.

La parola chiave è “non c’è più tempo”.

Seguirà un dibattito nel quale interverranno tra gli altri Franco Villa, presidente della Camera Penale di Cagliari, e Irene Testa, garante regionale dei detenuti.

“Le drammatiche condizioni in cui versano le carceri italiane rendono, in concreto, l’esecuzione della pena detentiva contraria al senso di umanità – aggiunge Villa – Una popolazione detenuta in continuo aumento a fronte di una costante diminuzione di posti disponibili. 61.049 detenuti su 51.178 posti di capienza regolamentare. Trenta suicidi dall’1 gennaio ad oggi e 40 decessi per cause diverse dal suicidio. Per questi motivi la Camera Penale di Cagliari ha deciso di organizzare un evento finalizzato alla sensibilizzazione delle istituzioni, della politica e soprattutto dell’opinione pubblica su una situazione ormai non più tollerabile”.

“I malati psichiatrici e i tossicodipendenti sono troppi e non dovrebbero stare in carcere ma in strutture alternative che in Sardegna non ci sono. Nella mia periodica visita nel carcere di Uta nei giorni scorsi ho trovato l’inferno – racconta Testa – Addirittura in alcune sezioni si fa fatica ad entrare per via dello stato di agitazione di alcuni detenuti. Persone malate che come più volte ho denunciato non dovrebbero stare lì. È chiaro che ogni giorno assistiamo alle denunce della polizia penitenziaria che si ritrova a spegnere incendi a salvare vite dai numerosissimi tentativi di suicidio. Lo scorso anno, solo a Uta, sono stati 46, per un totale di 96 in tutta l’isola. Sono necessarie misure straordinarie per fermare questo stillicidio di vite umane. Dobbiamo garantire la dignità e i diritti fondamentali”.

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