Mentre domani mattina Cagliari si ferma per festeggiare le Forze Armate, alla presenza del presidente della Repubblica Sergio Mattarella e del ministro della Difesa Guido Crosetto, due contro manifestazioni animeranno le strade del centro città, non lontano dal porto, dove si svolgerà la parata ufficiale.
“In Sardegna non c’è nulla da festeggiare con gli eserciti”, è il senso delle due proteste.
Un corteo partirà alle 9.30 da piazza Giovanni XXIII e arriverà sino a piazza Repubblica.
È organizzato dal Comitato per il No al 4 novembre come festa nazionale delle Forze Armate insieme a Cagliari Socialforum, Sardegna Palestina, Comitato Sardo di Solidarietà con la Palestina, Usb Sardegna, Cobas scuola Cagliari, A Foras, Osservatorio contro la militarizzazione della Scuola e dell’Università, Potere al Popolo Sardegna, Pci Sardegna, Fronte della Gioventù Comunista Sardegna, Madri Contro la repressione Contro l’operazione Lince, Rifondazione Comunista Sardegna, Movimento Non Violento Sardegna.
“Festeggeremo quando avremo cacciato via la Nato, le basi, i poligoni e la fabbrica di bombe – si legge in un volantino degli organizzatori del corteo -. Partono da qui i cargo con bombe e proiettili diretti verso varie zone di guerra”.
Il secondo appuntamento è fissato per le 10 in piazza Garibaldi ed è promosso da AmbienteSardegna, Confederazione Sindacale Sarda, Assotziu e Sardegna Pulita. Tra i partecipanti ha annunciato la sua presenza anche il giornalista Michele Santoro. Ambientalisti e antimilitaristi chiedono un incontro con il presidente Mattarella per avere chiarimenti sulla dismissione delle basi di Teulada e Capo Frasca.