8 italiani su 10 interessati ad uno stile di vita green, è record

Cresce l’interesse e il coinvolgimento degli italiani per la sostenibilità.

Sono 39,5 milioni gli italiani, 8 su 10 (79%), che si dichiarano appassionati e interessati alle tematiche sostenibili. Un dato in crescita del +6% rispetto al 2022 e addirittura del +36% nel confronto con il 2015. Il più alto mai registrato da quando viene effettuata questa indagine.
Ma quali sono le categorie di cittadini più coinvolte rispetto al green? Dalla Gen Z (18-24 anni) ai professionisti passando per donne, laureati e studenti. Diminuisce (-6%), invece, la quota di italiani che si mostrano disinteressati rispetto ai temi della sostenibilità, pur mantenendosi nell’ordine di uno su cinque (21%) con un picco di uno su 4 (24%) tra i cittadini romani.

La sostenibilità è un tema sentito da quasi sette italiani su 10 (68%), pari a 34 milioni di cittadini, un dato in crescita del +6% rispetto al 2022 mentre sono quasi uno su tre (27%) gli italiani che ritengono che un approccio sostenibile sia soltanto una moda con i milanesi (29%) che si dimostrano i più dubbiosi. Allargando il ragionamento alle aziende che si definiscono sostenibili, gli italiani si mostrano divisi a metà di fronte alla misurazione del reale impegno delle organizzazioni sulla sostenibilità con un cittadino su due (49%, +4% rispetto al 2022) che ritiene siano solo delle strategie e delle operazioni di marketing, contro il 46% che pensa sia un impegno concreto per poter assicurare un futuro al Pianeta.

I più scettici di fronte al reale impegno delle aziende sulla sostenibilità sono i giovani della Gen Z (54%).
Sono questi alcuni dei principali dati che emergono dal 9° Osservatorio Nazionale sullo stile di vita Sostenibile, la ricerca annuale promossa da LifeGate in collaborazione con l’istituto di ricerca Eumetra MR.

LifeGate, società benefit e network d’informazione, da oltre 20 anni punto di riferimento italiano sulla sostenibilità, dal 2015 offre una fotografia dettagliata di come la popolazione italiana applica i principi sostenibili alla visione del futuro e alle scelte quotidiane. La nona edizione dell’Osservatorio Nazionale sullo stile di vita sostenibile è dedicata al tema del capitale umano.

“Il cambiamento sociale e culturale parte sempre dalle persone e dal capitale umano – commenta Enea Roveda, amministratore delegato del Gruppo LifeGate – Il capitale sociale fa la differenza all’interno delle imprese che non si concentrano esclusivamente sul profitto, ma che lo inseriscono all’interno di una visione più ampia che valorizza l’impatto sociale e delinea uno sviluppo pienamente sostenibile. Gli indicatori da misurare per il business delle organizzazioni non dovrebbero girare solo intorno al PIL, ma piuttosto concentrarsi sul benessere delle persone, sulla loro soddisfazione per la vita e sul luogo di lavoro”.
“Il dato sull’interesse degli italiani, rispetto ai temi legati alla sostenibilità umana e ambientale, è in continua crescita, con 39,5 milioni di cittadini convolti nel cambiamento – ha dichiarato Renato Mannheimer di Eumetra MR – Il trend conferma la necessità e l’urgenza che le scelte politiche ed economiche si muovano in questa direzione”.

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