Oltre la paura, il dolore, la preoccupazione, lo stigma. Oltre gli stereotipi e l’esclusione, la perdita della libertà.
Oltre tutto ciò che limita e condiziona le scelte. Oltre se stesse per conoscersi e ritrovarsi. Andare oltre qualunque sia stata la causa e la conseguenza. C’è il tema della speranza e della consapevolezza, l’amore per i figli, il riconoscimento del proprio valore intrinseco in quella parola scelta per dare vita al murale inaugurato nella sezione femminile del carcere di Cagliari-Uta, in occasione della Giornata Internazionale della Donna.
“Che lo si legga come un avverbio o come una preposizione – ha sottolineato Paola Melis, presidente dell’associazione Socialismo Diritti Riforme ODV – il suo significato indica un andare aldilà della condizione delle donne detenute. Impone una riflessione sul presente ma ispira anche una speranza per un futuro in cui sia cancellata e traguardata un’esperienza che non lascia indifferenti”.
“Questo 8 marzo – ha sottolineato Maria Grazia Caligaris, coordinatrice dell’iniziativa – è per noi molto speciale perché coincide con il 15/o anno di attività nella Casa Circondariale di Cagliari. Lasciare un segno tangibile della nostra presenza acquista un significato di vicinanza e solidarietà alle detenute, ma anche alle operatrici penitenziarie e alla dirigenza dell’Istituto che accoglie e valorizza le nostre proposte”.
“Il volontariato – ha detto il direttore del carcere Marco Porcu – è un punto di riferimento molto importante nel nostro Istituto perché offre un contributo di lavoro gratuito che richiama i valori della solidarietà e della generosità. Con il suo operato offre momenti di riflessione e di condivisione di esperienze umane che amplificano e si saldano all’impegnativo lavoro quotidianamente svolto dalle funzionarie dell’area educativa e dalle operatrici penitenziarie”.
Soddisfazione è stata espressa da Riccardo Pinna, il muralista dell’associazione Skizzo. “Abbiamo offerto un piccolo supporto – ha detto – che speriamo possa contribuire a rendere la permanenza in questa sezione più vivibile per tutte”.