In tanti si sono ritrovati questa sera in piazza a Sassari contro la guerra.
In una piazza Università circondata dalle forze dell’ordine, il collettivo “Culeziu contra a la gherra”, ha unito gli slogan contro il conflitto nella striscia di Gaza e in Libano con le rivendicazioni anti militariste che contestano la presenza delle basi militari in Sardegna e l’adesione alla Nato.
Gli organizzatori hanno scelto non a caso la data del 4 novembre: “Il 4 novembre di ogni anno, lo Stato italiano celebra la festa delle forze armate con manifestazioni muscolari e, nell’ultimo anno, con la presenza delle sue massime cariche in Sardegna, quasi a voler ribadire il controllo militare della nostra isola”, spiegano.
“Vogliamo urlare a gran voce che guerra, paura e distruzione non vanno festeggiate, vogliamo ribaltare con la nostra mobilitazione la narrazione bellica associata a questa giornata e che in Sardegna ci asfissia 365 giorni all’anno”.
Il collettivo ha redatto un decalogo diventato il manifesto della sfilata di oggi: no all’onnipresenza di militari e forze dell’ordine in contesti sociali, no al mito della Brigata Sassari, no al cosiddetto ddl sicurezza, no alla demonizzazione del “diverso”. E poi solidarietà al popolo palestinese.