Il 5 novembre del 2022 iniziava per Cagliari un momento molto delicato e triste che ha visto una mattanza nei confronti di animali incolpevoli.
Infatti in quella data il parco comunale di Monte Urpinu, a Cagliari venne chiuso con ordinanza sindacale n. 76 del 4 novembre 2022 con decorrenza al 5 novembre “per motivi igienico-sanitari, su provvedimento sanitario ordinatorio della competente ASL”.
In queste ore di due anni fa, il Servizio Sanità Animale della competente ASL entrò dentro il parco per uccidere un numero, ancora oggi non chiaro, di volatili per la presenza di casi di “Influenza Aviare” (IA) tipo A sottotipo H5.
Una mattanza, sebbene “il contatto diretto con gli esemplari, per quanto improbabile, o con le feci, altamente contagiose, possono infettare l’uomo anche se con sintomi lievi tipici di un raffreddore”, come affermava Mario Ignazio Lai, direttore del Servizio di Sanità animale della ASL cagliaritana.
Iniziò una dura protesta durata più di un mese, con il blocco dei cancelli di Monte Urpinu e con decine di azioni di protesta.
L’uccisione degli uccelli scatenò numerose polemiche e proteste e il 15 novembre 2022 durante la seduta del consiglio comune di Cagliari il sindaco del capoluogo di Regione, Paolo Truzzu in risposta all’interrogazione presentata dal consigliere comunale di minoranza Matteo Massa nello spiegare le ragioni che hanno portato l’amministrazione comunale ad adottare la chiusura del Parco di Monte Urpinu a seguito della conferma di un caso positivo di aviaria tra i volatili presenti nel parco.
In quell’occasione il sindaco Truzzu affermò, forse per giustificare l’abbattimento di oltre 200 uccelli, che a inizio 2020 durante la pandemia di Covid 19 avesse contratto l’aviaria specificando erroneamente il codice del virus della suina.
Nelle settimane successive dopo aver verificato i dati ufficiali dell’organizzazione Mondiale della Sanità, era stato riscontrato che in Italia i casi di aviaria nell’uomo non erano presenti tra il 2003 e il 2022. Inoltre anche l’addetta stampa dell’Azienda Ospedaliera del Brotzu confermò che non vi erano stati casi di aviari tra gli umani negli ultimi 5 anni.
Questa vicenda scatenò proteste contro Paolo Truzzu, con azioni di protesta sotto il palazzo comunale, volantinaggi, affissioni e altre azioni.