Un alto profilo tecnico con un’ attenzione alla rappresentanza femminile e alle nuove generazioni.
Così si configura il nuovo cda della Sardegna Film Commission che si è appena insediato.
Presidente è stata eletta Giuseppina Sanna, sassarese, commercialista con comprovata esperienza nella revisione degli enti pubblici, specializzata in contabilità, fiscalità e nella gestione trasparente delle risorse pubbliche. Come vice la scelta è caduta su Rossana Rubiu, funzionaria regionale e, fino al 2020, responsabile del settore Cinema dell’assessorato alla Cultura Il consiglio è completato dai consiglieri Cristian Mereu, avvocato e assessore all’Urbanistica del Comune di Quartucciu, Giulia Simi, ricercatrice e docente di cinema e media all’Università di Sassari, e Margherita Puledda, operatrice del settore con preparazione teorica in Linguaggio e storia del Cinema.
Il nuovo cda avrà il compito, per i prossimi cinque anni, di lavorare per rafforzare la filiera cinematografica isolana creando nuove opportunità di finanziamento per le produzioni e nuove occasioni di alta formazione nel settore audiovisivo. Con l’obiettivo di rendere la Sardegna sempre più attrattiva per le produzioni nazionali e internazionali, con uno sguardo attento ai talenti e alle realtà imprenditoriali sarde.
Nel commentare il rinnovato organismo, l’assessora alla Cultura, Ilaria Portas, ha sottolineato come la scelta sia ricaduta “su profili tecnici e di garanzia. Con il loro lavoro, faranno sì che la Sardegna Film Commission, che rappresenta per la Regione e per tutto il settore cinematografico e audiovisivo un importantissimo punto di riferimento per sostenere e incentivare questo universo artistico vitale per la nostra Isola, possa operare con visione, competenza e nuova progettualità”.
La neo presidente Sanna è pronta: “Siamo già al lavoro per la risoluzione di alcune criticità emerse nei mesi scorsi, e siamo certi che da questo processo la Fondazione ne uscirà rinnovata e capace di rispondere più efficacemente alle nuove sfide e alle esigenze sempre più complesse del comparto audiovisivo”.