“Anche se la grande dorsale sembra archiviata, la rete di distribuzione del metano non è un progetto meno impattante.
La giunta regionale si pone dunque in continuità con la precedente amministrazione, dimostrando ancora una volta di non voler affrontare seriamente la transizione energetica”.
Lo scrivono, in una nota, gli attivisti di Fridays for Future, in risposta alle recenti dichiarazioni dell’assessore regionale dell’Industria Emanuele Cani sulla futura metanizzazione dell’Isola.
“Non accettiamo questa falsa transizione che considera il metano un ‘combustibile di transizione – spiegano – Il metano non è più sostenibile del carbone: le sue emissioni lungo tutta la filiera, dalla produzione al consumo, sono responsabili della crisi climatica che stiamo vivendo.
La Sardegna ha bisogno di un piano energetico davvero sostenibile, basato sulle energie rinnovabili, non di nuovi progetti che contribuiscono al riscaldamento globale e alla dipendenza energetica. Gli investimenti pubblici nella metanizzazione sono soldi rubati alla collettività, investimenti fuori tempo massimo che non solo non risolvono i problemi energetici, ma li aggravano. Non ci saranno vantaggi economici con l’aumento delle importazioni di gas: ci sarà solo una maggiore dipendenza da Paesi antidemocratici”, sostengono ancora nel comunicato.
“Una maggiore dipendenza dalle fonti fossili non darà slancio all’industria sarda, ma al contrario, ostacolerà il nostro sviluppo verso un’economia più sostenibile – concludono – Invitiamo l’assessore Cani e la giunta regionale a fare un passo indietro”.