L’incanto dei gioielli realizzati con la frutta secca, le immersività nei laboratori sulla biodiversità, le escursioni esperienziali e ancora degustazioni e tavole rotonde per approfondire radici e caratteristiche che raccontano la specialità del Caschettes di Belvì nella storia dei dolci tipici sardi. Sabato 23 e domenica 24 novembre, nel paese al centro della della Barbagia si terranno le due giornate conclusive della manifestazione “Affustigare”, organizzata dall’associazione per il “Recupero e la valorizzazione della Biodiversità della Barbagia di Belvì” con il contributo della Fondazione Sardegna, della Regione e del Comune di Belvì ed inserita all’interno di un progetto transfrontaliero, “Castour – La via del castagno”, che ha come finalità la valorizzazione ambientale, culturale, turistica ed enogastronomica dei territori che vantano una presenza diffusa di castagneti. Nella mattinata di domenica 24 ad esaltare il protagonista della quattro giorni suddivisa negli ultimi due week end di novembre, è prevista la progettazione e realizzazione, da parte dei maestri dolciari locali, sotto la regia e la creatività dell’artista Anna Gardu, di un “Caschettes” gigante di tre metri di diametro.
“Siamo molto soddisfatti dell’ottimo riscontro che stiamo avendo in termini di partecipazione e per noi è importante che la tradizione legata al nostro dolce tipico e la sua realizzazione continuino ad essere tramandati – sottolinea Sebastiano Casula, presidente dell’associazione organizzatrice – per questo teniamo in modo particolare che a partecipare ci siano anche i bambini che supporteranno i nostri maestri nella creazione del Caschettes di chiusura. Queste giornate ci hanno permesso e ci permetteranno di far conoscere meglio anche il progetto all’interno del quale è inserita la manifestazione, che punta a sensibilizzare sulle biodiversità dei paesi attraversati dai boschi di castagno e alle potenzialità che questi territori possono esprimere in tanti comparti delle economie locali. Insieme alla nostra associazione anche l’amministrazione comunale di Belvì ha aderito al progetto”.
“Il Caschettes, che nell’arte dolciaria belviese ha radici antichissime tramandate da quasi duecento anni e lega la sua comparsa ai matrimoni, da qui il nome il dolce della sposa e la forma che richiama i fronzoli dell’abito – spiega Sergio Marotto, presidente del Centro Commerciale Naturale di Belvì e produttore del dolce tipico – viene realizzato lavorando un tipo di grano duro chiamato granito, ed è composto da un ripieno di nocciole, miele di castagno spezie profumate e scorza di arancio”.
Il programma conclusivo prevede per sabato 23 novembre alle 9 un’escursione di trekking esperienziale tra i castagni a cura di Your Sardinia Experience, alle 10 l’apertura della mostra di gioielli realizzati con la pasta di frutta secca ad opera dell’artista Anna Gardu, alle 10,30 la proiezione del video sulla lavorazione del “Caschettes” alle 11 una tavola rotonda sulla storia, cultura e tradizione dei dolci prodotti con la frutta secca e le loro caratteristiche chimiche e organolettiche, con la partecipazione della stessa Gardu, del giornalista cultore ed esperto della materia, Antonangelo Liori e con Ciriaco Loddo agronomo ed esperto della produzione e delle caratteristiche della frutta secca. Alle 19 aperitivo della biodiversità accompagnato da nocciole tostate, “Caschettes” e caldarroste e a seguire esibizioni musicali nei locali aderenti. Domenica 24 novembre dopo l’escursione di trekking esperienziale tra i castagni a cura di Your Sardinia Experience prevista per le 9, alle 10,30 la manifestazione si concluderà con la creazione del “Caschettes” gigante seguita da una degustazione guidata. In caso di meteo non favorevole il programma si svolgerà al coperto.