Circa 20 arresti in flagranza, 250 persone denunciate, un aumento dell’8% dello stalking.
Sono alcuni dei numeri dei dell’attività svolta dall’Arma dei carabinieri in Sardegna per contrastare la violenza di genere. I dati sono stati forniti oggi dal generale di Brigata, Stefano Iasson, comandante della Legione Carabinieri Sardegna nel corso della conferenza organizzata nella sede della Legione in occasione della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne. Presente anche la direttrice regionale della sede Rai Sardegna, Carmen Botti. Nel corso della corso della conferenza è stato proiettato in anteprima il cortometraggio “In Ascolto”, prodotto in due versioni, italiano e sardo, per sensibilizzare sulla necessità di denunciare alle forze dell’ordine ogni comportamento violento.
“Porterà moltissime donne che subiscono violenza domestica a denunciare – ha detto Iasson -. In Sardegna si sta lavorando moltissimo. C’è una grande sinergia tra tutte le forze dell’ordine con un piano scudo: un sistema che mette in condivisione e coordina tutte le attività che vengono fatte sullo stalkeraggio, sui maltrattamenti, su tutto quello che riguarda la violenza di genere”. Tornando ai dati dal gennaio 2024 sono stati contestati 363 reati, tra cui i più ricorrenti sono maltrattamenti contro familiari, atti persecutori, minacce e lesioni personali. Nei casi più gravi, sono state denunciate 250 persone e applicate 112 misure cautelari, di cui 17 arresti in flagranza. “Sono diminuite le violenze sessuali – ha aggiunto Iasson – leggera flessione anche per i maltrattamenti. C’è stato un aumento però dei reati di stalking dell’8 per cento”.
Aumentano le denunce: “Siamo molto contenti di questo – ha evidenziato il generale – Sta avendo il suo effetto la pubblicità che viene fatta dai mass media”. L’appello ribadito oltre che dal comandante della Legione, anche da Valentina Maddiona comandante del Nucleo di psicologia della Legione carabinieri Sardegna: “Ricordatevi che la violenza non è amore – ha spiegato – ricordatevi che il potere e il controllo sulla nostra persona non sono forme di amore: se avete il dubbio di essere vittime di violenza di genere cercateci. Noi siamo pronti ad accogliervi e supportarvi. Non siete sole”.