“Accogliendo l’invito delle autorità civili ed ecclesiastiche del Paese, Papa Francesco compirà un Viaggio Apostolico ad Ajaccio il 15 dicembre prossimo, in occasione della conclusione del congresso “la religiosité populaire en Mediterranée” (la religiosità popolare nel Mediterranio, NdR). È in questi termini che il comunicato della Santa Sede annuncia ufficialmente ai giornalisti il viaggio papale in Corsica. Il giornale vaticano “L’Osservatore Romano” pubblica il logo della visita, con il nome del papa scritto in corso, pubblicato per questo evento con un brano degli Atti degli Apostoli in francese: «Gesù passò facendo del bene» (10,38).
L’espressione, scrive il giornale, intende ricordare che Francesco visita la chiesa in Corsica, come il pastore che passa in mezzo al suo popolo. Questa visita in Corsica è il 47° viaggio internazionale del Sommo Pontefice. L’Osservatore Romano fornisce i dettagli della giornata di Francesco, precisando che al colloquio parteciperanno vescovi di Sicilia, Sardegna, Spagna e Francia senza fornire l’identità dei prelati. Il comunicato stampa pubblicato dall’organo ufficiale della Santa Sede riporta con precisione la descrizione e il significato del logo scelto per questa visita. “Interamente di colore verde-azzurro a rappresentare il mare, è caratterizzato da una raffigurazione stilizzata dell’isola, mediante linee verticali blu, alla sinistra del titolo. La linea più alta culmina in forma di croce, a simboleggiare la fede in Cristo, ed è annodata a una linea gialla che scende dall’alto, allusione allo Spirito Santo. Nella parte inferiore, con lo stesso colore blu dell’isola stilizzata, è raffigurata la sagoma della Madonna, Regina della Corsica. È a mezzo con il volto e le mani rivolte verso l’alto e, dato lo sfondo, appare come immersa nel mare. In basso a destra, in giallo come il titolo, è riportata la data della visita papale”. Infine, L’Osservatore Romano cita la dichiarazione del cardinale Bustillo ai media vaticani, ha definito la visita “d’un bel regalo di Natale”, “il Signore è buono, riceviamo questo regalo non come un privilegio, ma come una responsabilità per guadare in memoria e per stimolare il futuro. Il prelato ha insistito sul legame della Chiesa di Corsica “alle tradizioni, al cattolicesimo, perché è un’isola e come tutti i Paesi piccoli ha conservato le tradizioni legate a un santo, a un martire, alla madonna. Tradizioni che aiutano a trasmettere una vita fraterna.”