“Entro la fine del 2023 il lavoro sarà concluso: potremo avere un nuovo contratto” per i lavoratori delle fondazioni lirico-sinfoniche, “e daremo risorse adeguate affinché si possa sottoscrivere”: è l’impegno del ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano, che al question time al Senato ha risposto a un’interrogazione di Luca Pirondini (M5s) sul tema.
“Stiamo profondendo molte energie su questo fronte, la vicenda è seguita personalmente dal sottosegretario Mazzi”, ha spiegato Sangiuliano, sottolineando che “se il contratto è fermo da 20 anni, c’è da chiedersi cosa si sia fatto negli ultimi anni affinché si giungesse a un legittimo e sacrosanto rinnovo.
Il tema c’è, non va negato.
Abbiamo avuto ben cinque tavoli con tutti gli organismi coinvolti, specie con le organizzazioni sindacali: l’ultimo proprio questa mattina. Siamo a un punto estremamente avanzato del nostro lavoro”, ha assicurato.
Il ministro della Cultura ha ricordato anche che “è allo studio l’elaborazione del primo Codice dello spettacolo dal vivo che disciplinerà in maniera organica e moderna il settore, chiarendo tra l’altro definitivamente la natura pubblica o privata dei rapporti di lavoro all’interno delle fondazioni lirico-sinfoniche e dando così certezza normativa”.
Inoltre “è stato approntato lo schema di decreto legislativo relativo all’indennità di discontinuità, attesa da anni: credo che a breve sarà sottoposto al Consiglio dei ministri per l’approvazione preliminare”, ha concluso.