Prima il furto dell’auto, commesso in 20 secondi, e poi l’estorsione al proprietario, attraverso un intermediario a cui pagare il riscatto per la sua restituzione. E chi non versava il pizzo richiesto non rivedeva più la sua macchina, che veniva immessa nel mondo del riciclaggio.
Era la tecnica del ‘cavallo di ritorno’ di uno “strutturato e organizzato” gruppo criminale di Catania sgominato dai carabinieri del comando provinciale etneo.