Va a buon fine al secondo tentativo il blitz dell’opposizione nell’Aula del Consiglio regionale e la maggioranza per un voto va sotto sullo stadio di Cagliari: dall’accordo di programma con il Comune saranno stralciati tutti i commi che non riguardano lo stadio.
A chiedere il voto segreto su due emendamenti, uno del Pd e l’altro dei Progressisti, che prevedevano la cancellazione degli altri punti dell’accordo, è stato Francesco Agus dei Progressisti.
Bocciato per un voto il primo correttivo, del Pd, (28 no e 27 sì), tanto che il capogruppo di Fdi, Fausto Piga ha voluto sottolineare espressamente la “lealtà di Fratelli d’Italia: “Vogliamo lo stadio ma non è con i blitz che si fa, non è un discorso di destra o sinistra”.
Ma al voto sul secondo emendamento a votare con l’opposizione è stato un consigliere in più e il correttivo è passato con 28 sì e 27.
A smontare la linea voluta sin dal primo giorno dal governatore Solinas sullo stadio, che doveva andare insieme alla realizzazione del nuovo ospedale, del campus universitario di viale La Plaja e del nuovo polo degli uffici regionali nell’ex Caserma Trieste-Stallaggio Meloni, da quanto filtra nei corridoi, potrebbero essere stati i consiglieri che hanno costituito il nuovo polo di centro.
In mattinata è stata sospesa anche la votazione all’emendamento della giunta che prevede che la nomina dei componenti dello staff del presidente della Regione potrà essere fatta senza necessità di una delibera della Giunta regionale come avvenuto sinora, ma potrà essere una scelta esclusiva del governatore. La sospensione è stata decisa dopo la richiesta anche in questo caso di voto segreto, da parte del capogruppo di Avs Eugenio Lai