Un capannone e altri manufatti costruiti senza alcuna autorizzazione in un’area che, per la sua vicinanza al mare, è sottoposta per legge al vincolo paesaggistico.
Ma anche gestione illecita di veicoli fuori uso e attività di gestione non autorizzata di rifiuti pericolosi.
Sono alcuni dei motivi che hanno portato alla denuncia di sei persone (quattro italiani e due senegalesi) e al sequestro di due aree di via San Paolo all’ingresso di Cagliari.
È il bilancio dell’operazione condotta nell’area dai Carabinieri forestali del Nipaaf (Nucleo investigativo di polizia ambientale agroalimentare e forestale) di Cagliari e quelli di Sassari, dipendenti dal Centro anticrimine natura carabinieri forestale di Cagliari, supportati dalla polizia locale di Cagliari.
L’obiettivo dei controlli, iniziati lo scorso maggio, era quello di fare luce su una situazione considerata ormai di grave degrado ambientale. I terreni sono di proprietà privata: però all’interno sono state riscontrate diverse irregolarità di natura penale che sono sfociati in un primo sequestro di un’area, già convalidato, e nel secondo di pochi giorni fa.
Inoltre sono stati sorpresi all’interno di una delle aree tre cittadini extracomunitari. Uno di loro era senza documenti e per questo è stato portato in Questura per essere identificato. Un altro, invece, è stato sorpreso mentre incendiava rifiuti per smaltirli. Lungo il perimetro esterno delle due aree sono stati trovati oltre dieci veicoli abbandonati che sono stati prelevati dalla polizia locale.