“La Verità di oggi denuncia in prima pagina quella che ritiene essere la vera questione che sta dietro agli attacchi al generale Vannacci: non un semplice libro politicamente scorretto, ma l’enorme tragedia dell’uranio impoverito. Il generale Vannacci ha avuto il grande merito di essere l’unico ufficiale comandante che ha accusato i propri superiori gerarchici di aver nascosto le conseguenze dell’esposizione dei nostri soldati alle contaminazioni da uranio impoverito in Serbia e in Iraq”.
Così Gianni Alemanno, ex sindaco di Roma e portavoce del Forum dell’Indipendenza Italiana. “Oggi La Verità va oltre, indicando le responsabilità dei decisori politici che all’epoca hanno negato queste circostanze. Se tutto questo fosse vero, saremmo di fronte ad uno di più gravi atti di sudditanza delle nostre istituzioni nei confronti dei comandi americani e Nato, che hanno la responsabilità di aver utilizzato queste armi pericolose senza mettere le nostre truppe in condizione di proteggersi dalle conseguenze letali. Noi difendiamo il generale Vannacci non solo per il suo diritto di esprimersi contro il politicamente corretto, ma soprattutto come testimone prezioso di queste vicende a cui non deve essere tappata la bocca – prosegue Alemanno -.
A settembre si riunirà la commissione disciplinare militare che dovrà esprimersi su questa vicenda, al di là delle indebite pressioni del ministro Crosetto, ma prima di allora vogliamo sapere a che punto stanno le indagini sulle morti per uranio impoverito. Non c’è nessun parlamentare di maggioranza o di opposizione che presenti una interrogazione al governo per avere risposte sui retroscena rivelati da La Verità? Non c’è nessun altro organo d’informazione che, invece di parlare delle disquisizioni di Vannacci sugli LGBT, torni ad affrontare tragedia dell’uranio impoverito?”.