A 24 ore di distanza rispetto al programma iniziale, la Torres scende in piazza e abbraccia il suo popolo, il grande popolo rossoblù accorso in massa a dare un grosso in bocca al lupo alla sua amata creatura calcistica, ormai ultra centenaria realtà del pallone nazionale pronta a dare il via al suo ennesimo viaggio, ancora una volta alla ribalta della serie C. La Torres, al gran completo, sale sul palcoscenico di piazza Tola, la piazza in cui fa bella mostra di sé la statua di Pascale Tola, il cuore del centro storico, luogo dove già lo scorso anno la città si era riappropriata del suo simbolo, della sua squadra, del rossoblù Torres.
Torres che quest’anno, nel lanciare la sua campagna abbonamenti ha scelto di legarsi ancora più forte alla città di Sassari, di legarsi con ancora più convinzione alla tradizione sassarese arrivata addirittura a conquistare l’Europa diventando patrimonio Unesco e riconosciuta eccellenza di Sardegna: i Candelieri, grandi protagonisti della “Faradda”. E il rumore dei tamburi, che accompagna la discesa dei ceri lungo il corso e sino a Santa Maria, il coro di incitamento che invita i Candelieri stessi ad esibirsi nella loro straordinaria danza (“Fallu Baddà”) diventano colonna sonora e claim della campagna abbonamenti, invito a far ballare uno stadio intero, una città intera, al ritmo dei Candelieri e al fianco della Torres.
Si parte con il rullare dei tamburi dei Candelieri e l’Intergremio sul palco. E chiaramente, in tema di presentazioni, a presentarsi è anche la nuova maglia da gioco. La Torre e la croce, simboli della città, sono elementi caratterizzanti della maglia “casalinga”, la prima maglia. I colori sono quelli del 1903: il rosso e il blu. Il pantaloncino è bicolore, a creare un vero e proprio “muro rossoblù”. Sul palco spazio anche alle altre maglie e a quelle dei portieri. Produzione griffata FootureLab (già compagno di viaggio nelle ultime due stagioni), fattura ad alta qualità made in Italy.
La Torres, Sassari e la tifoseria rossoblù sfidano anche i ciclone “Poppea”, che spazzato via il caldo torrido che ha accompagnato l’estate di mercato e di ritiro e poi preparazione della rosa torresina ha provato a minare la voglia e la determinazione con cui società, squadra, staff e pubblico volevano incontrarsi a 4 giorni dall’esordio in campionato, nella serie C 2023-2024, nella terza serie nazionale di calcio. C’erano tutti, attorno al palco, chiamati uno ad uno dalla “voce” rossoblù per eccellenza: Francesco Salis.
Sullo schermo scorrono immagini colorate di emozione, di appartenenza e di passione. Salgono tutti, sul palcoscenico posizionato di fianco al Torres Store, parti interconnesse di un progetto giovane che guarda con fiducia al futuro, parti del puzzle che compone la Torres targata Abinsula, quella della proprietà rappresentata da Pierluigi Pinna e Andrea Maddau e del presidente Stefano Udassi. Citiamo loro, per elogiare e salutare l’intera appassionata dirigenza nel suo insieme e la società in tutte le sue ramificazioni organizzative, insieme alle Istituzioni agli sponsor e ai partner che sostengono il progetto e con entusiasmo scendono in campo al fianco della Torres, alla segreteria, allo staff operativo, medico, fisioterapico e comunicazione che alimentano il motore della macchina torresina, Senza ovviamente dimenticare il cuore del progetto, il calcio, che si nutre di speranze e di futuro grazie all’impegno profuso dallo staff e all’entusiasmo dei ragazzi, dei bambini e delle bambine delle 8 squadre che anima Settore Giovanile e Scuola Calcio Torres.
E poi i tifosi, la tifoseria sassarese, il popolo rossoblù. Presente, sempre. Affezionato, sempre e sempre di più. Caldo e pronto a erigersi a supporto e difesa della sua Torres. Dodicesimo uomo in campo per passione e professione, il pubblico della Torres merita il nostro grande applauso. Ed anche in questo caso, pur non potendo citare uno per uno i nostri tifosi e le nostre tifose di tutte le età, ne citiamo alcuni premiandoli perché “speciali”. Speciali come l’immancabile Raffaele Pedoni (12° uomo al Vanni Sanna), come Antonello Deiana (12° uomo online), come la giovanissima e strepitosa baby tifosa Elisabetta Pasteriga – in video dalla montagna dove è in vacanza – che l’anno scorso a soli due anni era già abbonata rossoblù, e come la grande e preziosa memoria storica della società, il classe 1930 Guido Garrucciu. In video arriva anche il saluto del popolare comico e conduttore radiofonico Baz.
Ultima ma non certo per importanza, la prima squadra, con mister Alfonso Greco al timone, il suo staff preparato e carico e tutti i giocatori a disposizione a scatenare il boato più grande, quello più atteso, quello liberatorio dopo una campagna acquisti importante e alla luce di conferme importanti. Parla il tecnico, e parla il capitano. Sono loro, staff e giocatori, i primi attori sulla scena: a loro, tutti in coro, #ForzaTorres.