“La lotta alla dispersione scolastica e l’avvio di un percorso formativo di qualità devono partire dai primi passi di bambine e bambini nel sistema educativo ed evitare ingiustizie e diseguaglianze come sta invece capitando a Carbonia: la Regione e l’assessore dell’Istruzione Andrea Biancareddu devono far seguire fatti alle parole che spendono in ogni occasione”: lo dice Laura Caddeo, consigliera regionale del gruppo Alleanza Rosso Verde, intervenendo sulla situazione della scuola dell’infanzia dell’Istituto Comprensivo Deledda Pascoli della città mineraria.
“Ieri pomeriggio – dice Caddeo – bambini e famiglie di Carbonia sono stati costretti a scendere in piazza per chiedere che l’Ufficio Scolastico Regionale ascolti le loro ragioni, dopo l’indifferenza mostrata nei confronti della mobilitazione dei sindacati della scuola. La richiesta è semplice e sacrosanta: di fronte a un alto numero di preiscrizioni alla fine dello scorso anno scolastico era stata decisa l’attivazione di una terza classe della scuola dell’infanzia, poi però revocata a luglio dall’USR per motivazioni economiche.”
“Una decisione incomprensibile – spiega la consigliera ARV – che con freddezza ragionieristica sceglie di mettere a repentaglio il futuro educativo di questi bambini e pone le famiglie di fronte a un bivio: accettare che piccole e piccoli vengano stipati in classi sovraffollate con ovvie e tangibili conseguenze sulla qualità del loro apprendimento oppure iscriverli in altre scuole della zona: tutto questo a pochissimi giorni dall’avvio del nuovo anno scolastico”.
“A luglio, la Fondazione Openpolis ha assegnato alla Sardegna la maglia nera per la dispersione scolastica – dice l’esponente rossoverde -, ma il governo sembra intenzionato a tagliare ulteriormente il numero delle scuole nella nostra isola: la reazione della nostra giunta regionale si è limitata a una letterina stizzita mandata dall’assessore Biancareddu al ministro Valditara. Un po’ pochino, viene da dire”.
“È giunto il momento di mettere le carte in tavola e dire da che parte si sta, caro assessore – conclude Laura Caddeo -. In questi ultimi anni, dopo timidi miglioramenti, la dispersione scolastica ha ripreso la sua marcia. E tutto quello che la Regione ha fatto sono state parole: non si può accettare che la provincia del Sud Sardegna venga utilizzata strumentalmente per parlare di contrasto alla povertà, allo spopolamento e alla dispersione scolastica se poi non si apre un’interlocuzione con l’Ufficio scolastico regionale e non ci si fa carico concretamente di esigenze come quella delle famiglie di Carbonia. È ora che alle belle parole seguano i fatti, assessore Biancareddu”.