Il Centro culturale Altinate/San Gaetano di Padova ospita fino al 21 gennaio 2024 la mostra ‘American Beauty.
Da Robert Capa a Banksy’, un ritratto attraverso 130 opere d’arte sulle contraddizioni statunitensi, tra orgoglio patriottico e feroce imperialismo.
L’esposizione parte dalla metafora dell’American beauty, rosa solida e duratura – come il Paese – i cui petali restano floridi a lungo anche se la pianta marcisce. L’intento della mostra, a cura di Daniel Buso, è di offrire un ampio ritratto degli Stati Uniti, al cui interno vivono numerose incoerenze. Attraverso l’immagine della bandiera americana, simbolo iconico di libertà o di denuncia, 120 artisti internazionali raccontano le vicende chiave della storia statunitense dagli anni Quaranta del Novecento a oggi, evidenziandone punti di forza e criticità. Per gli artisti – da Jasper Johns ad Andy Warhol, da Iwo Jima a Banksy – la bandiera a stelle e strisce rappresenta l’amalgama dei diversi popoli e religioni, che convivono in America; è il simbolo del Paese ma anche del suo dominio globale economico e della sua supremazia militare e tecnologica. Nella mostra sono rappresentate alcune tra le tappe storiche della nazione, da Iwo Jima a Martin Luther King fino all’11 settembre, passando per la Pop Art e lo sbarco sulla luna, il Vietnam e la Silicon Valley.
L’esposizione raccoglie alcune tra le più importanti correnti della fotografa internazionale: la street photography di Henri Cartier-Bresson e Vivian Maier, quella documentaria di Diane Arbus e le immagini colorate di Steve McCurry, Annie Leibovitz e Vanessa Beecroft. La mostra ospita anche alcuni movimenti artistici del Novecento che hanno elevato gli Stati Uniti a prima potenza nelle arti, come quello rivoluzionario della Pop Art, destinato a diffondersi in tutto il mondo, qui rappresentata da Rosenquist, Indiana e Warhol. L’altro grande movimento è quello della street art, che ha preso il via tra le strade di New York con Keith Haring, e attualmente la corrente artistica più diffusa a livello internazionale grazie alle opere di Banksy, che ci porta nelle periferie americane tra ribellione giovanile e tentativo di rivalsa sociale, e di Obey che racconta la difficile convivenza tra la leadership bianca e le minoranze etniche e religiose.