Questa mattina alle 7:59, sei cittadine aderenti alla campagna FONDO RIPARAZIONE, promossa da Ultima Generazione, si sono sedute sull’asfalto di una carreggiata di viale Fulvio Testi e hanno bloccato il traffico, legandosi tra loro con una catena a tre a tre. Un gruppo di circa 20 persone ha assistito al blocco stradale da bordo strada.
Le Forze dell’ordine sono arrivate sul luogo alle 8:17; pochi minuti dopo le cittadine si sono spostate per far passare un’ambulanza e sono rimaste bloccate a bordo strada dalle forze dell’ordine, le quali hanno poi proceduto a rompere con l’uso di tenaglie la catena che teneva legate le cittadine. Attorno alle 9:00, infine, le donne, che hanno fatto resistenza passiva, sono state fatte salire sulle volanti e condotte alla questura di Milano.
“Non vorrei essere qui oggi ma ho deciso di bloccare la routine delle persone, compresa la mia, usando unicamente il mio corpo per urlare che non possiamo più fare finta di niente. Non abbiamo più tempo. A spingermi è l’amore verso le persone a me più care. Ho paura di perderle, ho paura che una catastrofe le porti via da me, perciò farò tutto quello che è in mio potere per non permettere al nostro Governo di spingerci verso il baratro. Ho una responsabilità in quanto cittadina, quella di ribellarmi se qualcosa non mi va giù”, ha dichiarato Alessandra.
“Ho quasi 72 anni e sono qui oggi perché penso che sia un dovere delle persone della mia età assumersi le proprie responsabilità. Quello che sta accadendo è orribile e spaventoso. Ed è bene che siamo presenti e diciamo come la pensiamo, perché la nostra esperienza ci dà maggiore autorevolezza agli occhi delle persone, e qualcuno lo deve fare. Se una bisnonna non si preoccupa per quello che lascerà ai suoi figli, nipoti e bisnipoti, allora non so chi si dovrebbe preoccupare di loro. Le persone meno abbienti subiscono maggiormente la crisi climatica, che sta portando alla distruzione della specie umana”, ha aggiunto Carmen.