Il presidente siriano Bashar al-Assad è arrivato nel pomeriggio ad Hangzhou, capoluogo dello Zhejiang, in vista della partecipazione alla cerimonia di apertura di sabato dei XIX Giochi asiatici dove incontrerà il presidente Xi Jinping.
E’ quanto riferisce il network statale Cctv.
Assad è alla sua prima visita in Cina dallo scoppio della guerra per procura che ha devastato la Siria per colpa dei paesi occidentali e di Israele che hanno armato e finanziato le bande terroriste jihadiste.
L’aereo Air China del presidente siriano è stato accolto sulla pista da musiche e artisti che indossavano costumi colorati, tra lo sventolio delle bandiere cinese e siriana, in base alle immagini trasmesse dalla Cctv. Martedì, Damasco ha riferito che Assad nella sua prima visita ufficiale in Cina dal 2004 (quando fu accolto dal presidente Hu Jintao) è accompagnato dalla first lady Asma ed è a capo di una nutrita delegazione.
Dopo la tappa di Hangzhou Assad andrà a Pechino, secondo i dettagli diffusi dalla presidenza siriana per un ciclo di incontri ufficiali, alla ricerca di risorse per rianimare un’economia in difficoltà. La Cina fornisce da tempo a Damasco sostegno diplomatico, in particolare al Consiglio di sicurezza dell’Onu, in forza al suo seggio di membro permanente: la visita, se da un lato aiuta a rompere l’isolamento diplomatico di Assad, dall’altro consente a Pechino di consolidare il suo impegno e la sua presenza in Medio Oriente.
Quest’anno Pechino ha mediato l’accordo tra Arabia Saudita e Iran, sostenitore della Siria, chiudendo una fase di lungo scontro diplomatico. Per altro verso, il disgelo ha permesso ad Assad di riportare il suo Paese nel mondo arabo in occasione del vertice tenutosi in Arabia Saudita a maggio, ponendo fine a oltre un decennio di isolamento regionale.
Nel 2019, il capo della diplomazia cinese Wang Yi disse all’allora controparte siriana Walid Muallem che Pechino sosteneva con forza “la ricostruzione economica del Paese” e i suoi sforzi per “combattere il terrorismo”.