Sabato scorso sono scesi in piazza per protestare contro i disservizi del sistema sanitario, oggi i “Comitati spontanei per la difesa della salute” di Alghero scrivono una lettera all’assessore regionale della Sanità, Carlo Doria, e ai vertici di Asl e Aou con un elenco di richieste.
Dieci punti in cui i comitati indicano le priorità da risolvere con la massima urgenza per vedere riconosciuto il diritto alla salute e alle cure dei cittadini.
In cima alla lista c’è la riduzione delle liste d’attesa delle prestazioni specialistiche; quindi l’attivazione degli ambulatori straordinari di continuità assistenziale, “in grado di garantire l’assistenza a circa 3000 cittadini a tutt’oggi sprovvisti di medico di base”.
Ancora, la “piena funzionalità dei diversi reparti quali Ostetricia e ginecologia, Pediatria, Medicina, Nefrologia, Cardiologia, Ortopedia, Centro trasfusionale”, e del reparto operatorio dell’ospedale Marino.
Quindi l’attivazione del reparto di Terapia intensiva “realizzato da tempo presso l’ospedale civile di Alghero, a oggi inutilizzato”.
I comitati chiedono la piena funzionalità del Centro di salute mentale, la riattivazione del Centro diurno, l’apertura del nuovo reparto di Lungodegenza e del servizio di Neurologia.
E infine, l’ultima richiesta: “l’assessore regionale alla Sanità dovrà, inoltre, garantire con atti concreti e non solo a parole, il finanziamento e la progettazione del nuovo ospedale di Alghero, la cui realizzazione è stata prevista da anni nell’area adiacente all’Ospedale civile”.