L’Ufficio d’informazione del Kurdistan Italia (UIKI), rende noto che nella giornata di venerdì 12 maggio, la giornalista Italiana Emanuela Irace è stata fermata all’aeropporto di Istanbul per poi essere rimpatriata in Italia.
La giornalista free lance si stava recando insieme a una folta delegazione di osservatori internazionali a Mardin, una delle città simbolo della Resistenza dei curdi in Turchia.
La Irace e i delegati si stavano recando nel paese con la missione di vigilare sul corretto svolgimento delle elezioni, Presidenziali e Parlamentari, che si sono tenute quest’oggi.
La giornalista e analista politica, esperta del mondo arabo e questioni femminili collabora con varie testate, compresa la Rai, è autrice di saggi e articoli, gestisce una rubrica fissa nel mensile ‘NOI DONNE’.
Atterrata a Roma, dove è stata rimpatriata con il volo delle 23:30, la giornalista ha rilasciato una breve dichiarazione: “Mi hanno preso le impronte digitali e fatto foto segnaletiche. Per alcune ore non ho potuto prendere i farmaci di cui ho bisogno, rubati anche oggetti personali”.