Un altro cuore malato nel ciclismo. Stavolta, però, a Mark Groeneveld, vent’anni appena, olandese in forza al team Continental (la terza serie) canadese X-Speed United, è andata peggio che a Van Hooydonck e tanti come lui vittime di problemi cardiaci nelle ultime due stagioni. Groeneveld è morto.
Il mondo del ciclismo è in lutto per la scomparsa di Mark Groeneveld, ciclista olandese che ci ha lasciato ad appena 20 anni. A dare il triste annuncio è stata la sua squadra, la X-Speed United (formazione canadese di categoria Continental): “È con il cuore colmo di tristezza che informiamo della scomparsa di Mark Groeneveld, avvenuta mentre era impegnato in una trasferta a Hong Kong. Lunedì 23 ottobre XSU e il mondo hanno perso un’altra grande anima… Le circostanze della morte di Mark sono attualmente oggetto di indagine: abbiamo ricevuto informazioni preliminari che suggeriscono che potrebbe essere stata dovuta a un attacco di cuore“.
I tanti problemi di cuore del ciclismo, sono diventati una lista infinita a partire dal 2020 infatti i casi di corridori colpiti da problemi cardiaci si sono moltiplicati.
Il più eclatante, quello di Sonny Colbrelli alla Vuelta a Catalunya 2021, si è concluso con il ritiro dall’attività del corridore bresciano, a cui è stato impiantato un defibrillatore sottocutaneo. Stessa sorte ed esiti simili per il belga Nathan Van Hooydonck, colpito da arresto cardiaco nel settembre scorso quando era in auto con la sua compagna incinta. Finito in rianimazione, Van Hooydonck ha dovuto abbandonare l’attività. Stessa sorte di tanti, e l’elenco è ormai lungo: Polanc, Haussler, Eg, Vanmarcke, tutti ritirati per problemi di cuore. A 25 anni è morto Jarno Mobach, vincitore della Roubaix 2016. Ad aprile la scomparsa del colombiano Juan José Ortega.