In un articolo pubblicato su sardegnaeliberta.it da Paolo Maninchedda emergono alcuni aspetti sul tavolo del centrosinistra allargato che si è svolto, ieri 6 novembre a Cagliari.
Nell’articolo pubblicato, Maninchedda scrive: “Si è appena concluso il tavolo del centrosinistra. La decisione della stragrande maggioranza delle sigle è stata per Alessandra Todde. La candidatura è stata avanzata dal Movimento 5 Stelle e immediatamente ratificata. Un metodo che la dice lunghissima: onde non aprire discussioni, sono state chiuse subito. Una candidatura mai presentata ufficialmente, viene ratificata appena viene proposta. È la conferma, se mai ve ne fosse bisogno, che il copione era stato scritto da tempo e senza discussione”.
Maninchedda aggiunge: “Per la Todde ci saranno: PD, Cinquestelle, Rossoverdi, Socialisti e Forza Paris.
Per Soru: Progressisti, Progetto Sardegna, Più Europa, Liberu. Sulla carta si tratta di una portaerei (Todde), con molte falle, contro un incrociatore di corsa (Soru) con qualche punto di ruggine. Ma la realtà è che non c’è da una parte un’alleanza e dall’altra un ribelle: ci sono invece due coalizioni che si sfideranno di fronte all’elettorato”.
Maninchedda poi lancia l’attacco a Piero Comandini. Segretario Regionale del Pd e afferma: “Poiché Piero Comandini ha dichiarato in apertura della riunione che Graziano Milia avrebbe comunicato che non si sarebbe candidato e che avrebbe dato nomi per le liste a favore della Todde, ho chiamato Milia per averne conferma: “Negli ultimi sei mesi ho sentito una sola volta Comandini e molto tempo fa”. Quindi, Milia non ha dato un fico secco di nomi di candidati”, scrive Maninchedda.
Poi la seconda bordata: “Altro siparietto su Mauro Usai, sindaco di Iglesias, tra le proposte di Forza Paris e Più Europa. Il Segretario del Pd ha detto che è stato tra i votanti del documento approvato dalla direzione Pd. Però Usai non fa parte della Direzione. E due”, prosegue Maninchedda.