Oggi alcuni cittadine e cittadini aderenti alla campagna FONDO RIPARAZIONE, promossa da Ultima Generazione, hanno effettuato due azioni di disobbedienza civile a Catania.
La prima azione è stata un blocco stradale, davanti al tribunale di Catania. A partire dalle 8:36, sette cittadini si sono seduti sulla carreggiata e hanno bloccato la libera circolazione delle auto, srotolando striscioni con la scritta FONDO RIPARAZIONE. Quattro cittadini si sono legati tra loro con una catenina di metallo. Le forze dell’ordine sono arrivate poco dopo, hanno sgomberato la carreggiata intorno alle 9:00, hanno reciso la catena con delle tenaglie, e portato tutti i manifestanti, che hanno reagito facendo resistenza passiva, in Questura.
“Oggi siamo davanti al tribunale di Catania, qui un mese fa i giudici Apostolico e Cupri hanno liberato 14 migranti da un centro di detenzione ritenendo illegittimo il decreto Cutro. Questi giudici hanno deciso di opporsi a una legge ingiusta, fatta da un governo che reprime tutto quello che è scomodo. Per lo stesso motivo, una settimana fa sono state arrestate Mida, Silvia ed Ettore che si erano sedute in strada come noi oggi per denunciare un governo che non tutela i propri cittadini. Questo è il momento in cui tutte dobbiamo prendere una posizione e opporci alle ingiustizie: dobbiamo difendere la sicurezza di tutte le persone e ognuna di noi ha il potere di farlo.” ha dichiarato Alessandra.
La seconda azione è stata il coloramento della Fontana dei Malavoglia. Alle 8:30, tre manifestanti hanno versato vernice lavabile arancione sul monumento e hanno sventolato il medesimo striscione, parlando della gravità della crisi climatica e della necessità dello stato di prendersi cura dei propri cittadini. Alle 8:53 sono arrivate le forze dell’ordine e hanno portato via i manifestanti.
“Io sono Geo, sono una persona siciliana e oggi ho lanciato a Catania della vernice su uno dei monumenti più importanti di questa città: il Naufragio della Provvidenza, uno dei capisaldi dei Malavoglia di Verga, scrittore siciliano. Ho fatto questo gesto, perché attualmente questo è quello che sta facendo il governo italiano nei nostri confronti e nei confronti delle persone migranti, che si fanno chilometri per salvarsi dalle loro situazioni, dovute anche alla crisi climatica. Prima o poi toccherà anche a noi migrare, perché la Sicilia sta andando incontro a devastazione ambientale e crisi idrica. Abbiamo bisogno di ribellarci.” ha dichiarato Geo.