La mostra “I dodici graffi”, dell’artista oranese Roberto Ziranu, sbarca a Bitti con l’inaugurazione fissata per venerdì 17 novembre, alle ore 18, negli spazi dell’area museale del paese dove si trovano già le esposizioni permanenti e multimediali dedicate alla Civiltà pastorale e contadina e al Canto a tenore, unica realtà del genere presente in tutta l’Isola. E proprio lungo le note dell’antico canto dei pastori si alimenta l’esperienza bittese delle dodici sculture in ferro, dedicate a personaggi illustri della storia, della cultura, dello sport e dell’arte sarda, dove a dare lustro a quello che hanno rappresentato nel panorama della musica etnica mondiale i tenores di Bitti ci sarà un pannello dedicato a Piero Sanna, storica voce e mezza voce del gruppo Remunnu ‘e Locu, prematuramente scomparso nel 2014. L’esposizione, finanziata dal Comune di Bitti e organizzata in collaborazione con la cooperativa Istelai, si potrà visitare tutti i giorni, escluso il lunedì, fino al prossimo 10 dicembre nei seguenti orari: 9:30 – 12:30 e 14:30 – 17:30.
Il 17 novembre. All’apertura della mostra, a cui sono invitati tutti i cittadini, parteciperanno anche con un saluto il sindaco di Bitti, Giuseppe Ciccolini, l’artista Roberto Ziranu, il tenore Remunnu ‘e Locu e il loro leader storico, Daniele Cossellu, e poi familiari e amici di Piero Sanna.
Il sindaco. “Il museo della Civiltà pastorale e contadina – ha osservato il sindaco Ciccolini – si conferma uno spazio adatto a ospitare installazioni e mostre temporanee. Il lavoro di Roberto Ziranu non poteva certo mancare nel fare tappa a Bitti: sia perché uno dei suoi dodici graffi è dedicato alla figura artistica di Piero Sanna e sia perché da sempre abbiamo puntato, nell’offerta culturale, sulla valorizzazione della storia e delle tradizioni, a iniziare proprio dal canto a tenore. Queste tre settimane di esposizione saranno di fatto l’anteprima del ricco calendario di eventi in programma a Bitti per il periodo delle festività”, ha concluso il primo cittadino.
Chi sono i dodici. L’artista ha reso omaggio alla sua terra attraverso una esposizione unica nel suo genere: 12 ritratti di altrettanti personaggi che hanno fatto e fanno ancora grande la Sardegna al di fuori dei propri confini: da Gigi Riva ed Eleonora d’Arborea, a Costantino Nivola e Maria Carta, da Paolo Pillonca e Giovanni Lilliu, a Maria Lai e all’Accabbadora, passando per Edina Altara, Andrea Parodi, Grazia Deledda e Piero Sanna.
La mostra. Attraverso un allestimento studiato nei dettagli, la mostra si caratterizza per la scelta di pannelli illustrativi, su lastre di ferro realizzate con la tecnica dell’incisione e dello sbalzo (unica nel suo genere), e autoportanti che accompagnano i visitatori alla scoperta della Sardegna. Ogni opera sembra prendere vita e interagire con lo spazio tramite chiaroscuri generati dai riflessi delle incisioni e dagli sbalzi ottenuti dalle migliaia di martellate, rendendo ogni “graffio” un pezzo unico.
Il tour. Dopo il taglio del nastro a Cagliari, la mostra ha fatto tappa a Golfo Aranci, Sardara, Quartu Sant’EIena, Seui, Arzana, Laconi, Fonni, Oristano, Nuoro, Cardedu, Ollastra, Orani, Desulo, Siniscola, Aritzo, Ovodda, Porto Torres, San Gavino.