Quali sono i beni comuni e perché sono importanti? Vittorio Pelligra ne parla nel suo nuovo saggio “La cura delle radici. Beni comuni, bene comune”, edito da Vita e Pensiero, evidenziando la fragilità che li caratterizza e suggerendo azioni per preservarli e valorizzarli. Lunedì 27 novembre ne parlerà con il filosofo Stefano Pinna e la giurista Francesca Pubusa in un incontro che si terrà a Cagliari nella sede della Fondazione Siotto alle 18.30. Modererà l’incontro il giornalista Celestino Tabasso.
L’evento, in appendice al festival Liquida, è organizzato in collaborazione con la Fondazione Siotto e la libreria Mieleamaro di Cagliari.
L’opera
Ci sono i beni privati e i beni pubblici, che sono da sempre al centro degli interessi degli economisti; e poi, però, ci sono i beni comuni. Questi beni, l’acqua che beviamo, la qualità dell’aria che respiriamo, le foreste, i pesci del mare, molti diritti di cui godiamo o dovremmo godere, il senso civico di chi paga le tasse, il clima di fiducia nel quale lavoriamo e viviamo, sono beni che stanno a metà tra beni privati e beni pubblici. Da questa loro natura “ibrida” scaturisce anche la loro fragilità. La più profonda trasformazione che la nostra società sta vivendo in questi decenni può essere descritta proprio come il passaggio dall’era dei beni privati a quella dei beni comuni. Nella dopo-modernità, la presenza dei commons è e sarà sempre più la regola e non l’eccezione, e la qualità del nostro sviluppo risulterà sempre meno legata alla quantità di beni privati consumati e sempre più alla quantità e alla qualità di “beni comuni” che riusciremo a preservare e valorizzare. In queste pagine l’economista Vittorio Pelligra mostra come sia possibile “curare le radici”, mitigare le tragedie dei beni comuni a cui assistiamo continuamente, alleviare le patologie della fiducia, che prendono la forma di opportunismo, diffidenza e tradimento. Questa cura nasce dalle scelte e dall’impegno dei singoli ma per essere veramente efficace deve, necessariamente, trasformarsi in norme, leggi e istituzioni.
L’autore
Vittorio Pelligra è professore ordinario di Politica economica all’Università di Cagliari. È direttore del comitato scientifico e di indirizzo della SEC-Scuola di Economia civile, membro del comitato tecnico-scientifico di Next-Nuova Economia X Tutti e del Festival Nazionale dell’Economia Civile. Scrive regolarmente su «Avvenire» e «Il Sole 24 Ore». Tra i suoi libri più recenti Ipersociali. Le origini, le forme e le trappole della vita in comune (2022) e Parole che fanno. La logica occulta della comunicazione (2022).