Con il titolo “L’Italia dei furbi: Spariti i soldi dei disabili”, la trasmissione Mediaset “Fuori dal Coro” ha effettuato un servizio sul caso Aias e sull’inchiesta che riguarda la famiglia Randazzo, con l’ipotesi di reato di concorso in peculato, truffa, frode in pubbliche forniture, falso in atto pubblico, indebita percezione di erogazione pubblico.
L’Aias salvata dal fallimento con un concordato preventivo accolto dal Tribunale nei mesi scorsi, vede ora, finalmente, l’interessamento della stampa nazionale sul caso che denunciamo da quando è nato ReportSardegna24.
Il Pm contesta alla famiglia Randazzo peculati per milioni di euro: non avrebbero destinato al pagamento degli stipendi dei centinaia di dipendenti per oltre 10 anni, le somme ricevute dalla Regione Sardegna quale corrispettivo delle prestazioni erogate, per un importo di oltre 18 milioni di euro.
Secondo l’accusa, l’Aias avrebbe destinato 18.222.847 euro all’Aias Cagliari, 808 mila euro all’Aias Sardegna e 859 mila euro alla cooperativa Senecta per il pagamento di mutui e per le spese di gestione, somme che secondo il Pm sarebbero dovute essere vincolate al pagamento di lavoratori.
Tra le accuse anche la truffa i danni di Asl e Ats, legati al contratto di assistenza socio-sanitaria, riabilitazione e altri servizi destinati ai pazienti, stipulati da Anna Paola Randazzo e Alessandra Randazzo.
C’è poi la frode in pubbliche forniture per il sospetto che le aziende del Gruppo abbiano erogato prestazioni differenti da quelle pattuite, ottenendo un ingiusto profitto su contratti sottoscritti per decine di milioni di euro e solo in parte rispettati.
Il tutto, secondo la ricostruzione degli inquirenti, ai danni di centinaia di pazienti e dipendenti delle strutture della famiglia Randazzo.