L’Italia con montagna, città d’arte e mare mantiene il primato di destinazione preferita per gli oltre 19 milioni di italiani (+9,9%) che hanno deciso di mettersi in viaggio per le festività natalizie – esattamente 13 milioni 253 mila per Natale e 5 milioni 878 mila per Capodanno – con un giro di affari globale previsto di 15 miliardi.
Emerge dall’indagine di Federalberghi.
La scelta di recarsi all’estero riguarda un numero ridotto di viaggiatori (il 5% a Natale e l’8,3% a fine anno) che prediligono comunque le grandi capitali europee.
Aumenta la percentuale di coloro che intendono prolungare la vacanza fino a Capodanno (17,5%).
Secondo l’analisi degli albergatori si spende di più, ma a causa delle difficoltà dovute all’aumento del costo della vita in realtà si tende a ridurre drasticamente le spese di alloggio, cibi e divertimenti.
“I nostri concittadini sembrano sempre più orientati a dare maggior corpo alla durata della propria vacanza – dice il presidente di Federalberghi, Bernabò Bocca – e questo è senza dubbio un dato che colpisce positivamente, perché restituisce in effetti la sensazione di tornare ad una sorta di normalità che si era persa negli anni terribili della pandemia”. Anche se tra coloro che hanno deciso di non partire, un buon 49,5% si è trovato di fronte ad una scelta obbligata per motivi economici.
Più nello specifico, osserva però il presidente di Federalberghi, “guardando al periodo di Capodanno a mio avviso assistiamo ad un fenomeno nuovo sui cui varrà la pena soffermarsi: lo smartworking diventa strumento strategico per prolungare la vacanza. Una valutazione che viene spontanea a giudicare da quel 21% di viaggiatori che, secondo la nostra indagine, rivela di aver fatto la scelta di gratificarsi con il viaggio senza trascurare il lavoro”.