“Salvini vuole il Tav e il Ponte sullo Stretto. Due opere che usano soldi pubblici per devastare i territori mentre le priorità sono altre”. Lo denunciano le attiviste e gli attivisti del movimento No Tav che questa mattina si sono dati appuntamento in Valsusa per contestare la visita al cantiere Tav del vicepremier e leader leghista.
Oggi, nel giorno previsto per la visita di Salvini al cantiere di Chiomonte, i No Tav si sono dati appuntamento per contestare la presenza del ministro all’inaugurazione del tunnel di base e il passaggio di testimone alle ditte appaltatrici.
“Inutile dire che l’apparato di sicurezza messo in campo per oggi è stato a dir poco spropositato, una vera e propria militarizzazione del territorio con tanto di posti di blocco all’entrata di Giaglione, elicottero e decine di agenti nel boschi della Clarea.