Una casa del presepe per far vivere con una esperienza immersiva il primo della storia allestito da San Francesco nella notte di Natale del 1223, a Greccio, piccolo borgo in provincia di Rieti, è quello che propone Assisi.
I visitatori sono parte attiva del progetto e guidati da un attore che impersona il poverello lo aiuteranno a costruire la Natività.
Ottocento anni dopo Greccio, il Comune di Assisi ha voluto quindi proporre uno spazio in cui l’evento del primo presepe di Francesco diventa un’esperienza da vivere in prima persona, “con gli occhi del cuore”, attraverso un approccio storico, culturale, artistico.
Come ambientazione, è stato scelto l’antico palazzo Monte Frumentario, già hospitale di accoglienza e Monte di Pietà, perché caratterizzato da grande essenzialità nella sua architettura definita semplice e autentica.
Proprio come avvenne 800 anni fa, i partecipanti aiutano Francesco a recuperare gli elementi essenziali per dare vita al suo primo presepe, attraverso un gioco di ruolo interattivo.
Alla fine dello stesso, dalla pietra del palazzo spunta una suggestione di luci e suoni, che rende vivo il presepe di Francesco.
L’evento narrato – sottolineano i promotori – “diventa un viaggio interiore di pace universale, di fraternità e semplicità: giocare insieme dona il gusto della vera festa, rendendo tutti protagonisti e parte di qualcosa di più grande, di un evento storico che ha segnato 800 anni di umanità”.
Si tratta di un’avventura, per grandi e bambini, promossa dal Comune di Assisi, in collaborazione con il Teatro San Carlo di Foligno, per la regia di Giacomo Nappini Casuzzi.
All’interno della Casa, ad ingresso gratuito, vengono proposti anche laboratori creativi, artistici e tecnologici sul tema del presepe, a cura di Ideattivamente.
La casa del presepe è aperta dal 22 al 31 dicembre e dal primo a 7 gennaio. Gli orari, e altre informazioni per i turisti, sono indicati nel sito www.nataleassisi.it del Comune.