Nel 2023 sono aumentati i casi di sextortion, soprattutto nei confronti dei minorenni, passando dai 130 casi del 2022 ai 136 registrati nel 2023.
Lo rileva il bilancio annuale diffuso oggi dalla polizia postale, nel quale si sottolinea che in passato questo tipo di reato era “appannaggio del mondo degli adulti”, mentre attualmente “coinvolge frequentemente gli adolescenti, in particolare, in modo preoccupante, ragazzi tra i 15 e i 17 anni”.
Nel resoconto delle attività effettuate nel 2023, si evince un lieve calo dei casi di adescamento online, confermando però in larga parte il coinvolgimento di minori di età compresa tra i 10 e i 13 anni, giovani che non dovrebbero poter aver accesso ai social network e che dovrebbero essere sorvegliati dalle famiglie.
“La fascia dei preadolescenti – si legge nel resoconto – è quella che maggiormente ha avuto interazioni sessuali tecno-mediate, 206 rispetto ai 351 casi totali”. Social network e videogiochi online sono i luoghi di contatto tra minori e adulti più frequentemente teatro delle interazioni nocive.
Nel 2023, inoltre, sono stati trattati 284 casi di cyberbullismo. Di contro, è stata registrata una flessione del numero dei minori segnalati all’Autorità Giudiziaria, 104 rispetto ai 127 dello scorso anno.