Federico Baroni, il cantante influencer riminese per il quale la Procura di Sassari aveva chiesto il rinvio a giudizio per aver pescato di frodo due cernie nell’Area marina protetta di Capo Caccia, ad Alghero, per poi vantarsi sui social della bravata, non andrà a processo.
Stamattina il trentenne, assistito dallo studio legale Gamberini di Bologna, è comparso davanti al gup del Tribunale di Sassari, che ha accolto la richiesta della difesa di messa alla prova e di un risarcimento danni di 600 euro che saranno versati all’Area marina protetta.
I fatti contestati risalgono all’estate 2022: Baroni e un amico stavano trascorrendo le vacanze in Sardegna e sui social avevano pubblicato i video della pesca di due cernie con fucile subacqueo nel mare del Parco di Capo Caccia, area di riserva naturale dove è proibita la pesca sportiva.
Prede che erano poi state vendute a un ristoratore locale.
A denunciare le performance marine dell’influencer sono stati gli ambientalisti del Gruppo di intervento giuridico, che dopo avere visto il filmato (visionato da circa 100mila persone), avevano inviato un esposto alla Procura di Sassari, Corpo forestale, Guardia costiera, Comune di Alghero e all’Azienda speciale di gestione del parco, indicando il video come una vera e propria “autodenuncia”.
Il Grig, rappresentato dagli avvocati Guido Rimini e Carlo Augusto Melis Costa, aveva chiesto di costituirsi parte civile nel procedimento penale; richiesta che cade, visto che Baroni non andrà a giudizio.
A settembre, sempre davanti al gup di Sassari,dovrà comparire l’amico di Baroni: anche per lui la Procura ha chiesto il rinvio a giudizio.