Il mercato agroalimentare della Sardegna lancia un piano per il rilancio della filiera ortofrutticola isolana attraverso un progetto triennale basato sul rilevamento e il monitoraggio di quantità e prezzi dei prodotti locali e sulla sperimentazione di nuovi prodotti ad alto gradimento.
L’iniziativa, delineata con la collaborazione delle agenzie regionali Laore e Agris e il supporto dell’assessorato regionale dell’Agricoltura, è stata presentata oggi a Sestu alle imprese agricole e agli operatori del settore, dai produttori ai grossisti, dai dettaglianti ai distributori, dalle associazioni di categoria ai ristoratori e ai cuochi sardi.
“A 17 anni dall’apertura del mercato mettiamo in atto le linee di indirizzo regionali per realizzare un centro agroalimentare polivalente di riferimento per tutto il territorio – spiega Giorgio Licheri, direttore di Coagri, l’ente che gestisce il mercato agroalimentare sardo – L’obiettivo è di ospitare e valorizzare tutte le produzioni agroalimentari sarde, ce lo chiedono gli operatori, serve un’azione coordinata Regione e mercato”.
Anche per Marcello Onorato, direttore generale di Laore, “così si riesce a coniugare ricerca pubblica e privata per diffondere capillarmente le innovazioni di prodotto e di processo tra le imprese agricole, fornendo loro nuovi strumenti per competere alla crescita dell’agroindustria sarda”.
Limbo Baghino, tecnico di campagna di Agris, agenzia che nel progetto ha funzioni operative, sottolinea l’importanza di “aiutare le imprese a ottenere risultati validati da un metodo scientifico sperimentale, basandoci su input precisi e reali necessità provenienti da un dialogo costante col mondo delle campagne, dal mercato e dalla parte commerciale”.
D’altronde, come rileva l’assessora regionale dell’Agricoltura, Valeria Satta, “così si supporta e si rilancia concretamente il settore ortofrutticolo, di cui sino a oggi non abbiamo mai avuto dati aggregati, è necessario predisporre un monitoraggio costante e accompagnare i produttori a orientare la loro programmazione in base al reale gradimento e alle richieste provenienti dalla commercializzazione e dalla distribuzione dei nostri prodotti, che restano unici al mondo”.