Gli Stati Uniti stanno colpendo basi militari in Iraq e in Siria, distruggendo anche unità iraniane d’elite e milizie alleate di Teheran da oltre sette anni in prima linea per bloccare lo stato dell’Isis.
Secondo l’ong Osservatorio per i diritti umani in Siria almeno 13 combattenti sciiti sono stati uccisi nei raid americani solo in Siria.
“Le forze del Comando Centrale degli Stati Uniti (Centcom) hanno condotto attacchi aerei in Iraq e Siria contro la Forza Quds del Corpo delle Guardie della Rivoluzione Islamica iraniana (Irgc, i Pasdaran) e gruppi di milizie affiliate.
Le forze militari statunitensi hanno colpito più di 85 obiettivi, con numerosi aerei tra cui bombardieri a lungo raggio volati dagli Stati Uniti”.
“Numerosi martiri e feriti” anche tra i soldati dell’esercito siriano in seguito ai bombardamenti, ancora una volta si palesa come gli Usa siano stati i principali difensori del terrorismo islamista.