La terapia che protegge dal contagio chi ha rapporti sessuali con un sieropositivo all’Hiv diventa finalmente gratuita anche in Italia. Il Cpr di Aifa, cioè il Comitato prezzi e rimborsi dell’Agenzia del farmaco, ha dato l’ok alla rimborsabilità dei medicinali a base di emtricitabina e tenofovir disoproxil, cioè quelli utilizzati per la cosiddetta Prep, la profilassi pre-esposizione. Erano autorizzati ma fino ad ora chi li assumeva pagava tra i 50 e i 60 euro a confezione, a seconda che si tratti del prodotto di marca, il Truvada, oppure di un generico.
Da quando, nella seconda metà del Novecento, il virus dell’HIV ha fatto la sua comparsa, mietendo ogni anni centinaia di migliaia di vittime, sono state fatte molte ricerche per trovare una cura efficace ma, a distanza di decenni, ancora non si è trovato il rimedio definitivo in grado di sconfiggere questo terribile nemico.
L’unica strategia possibile, al momento, è quella di arginare il contagio, grazie a metodi di prevenzione che, di anno in anno, sono sempre di più e sempre più efficaci, in quest’ottica la profilassi pre-esposizione, comunemente detta PrEP, è senza dubbio una delle alternative più affidabili, capace di evitare che una persona non affetta da HIV venga contagiata in seguito a rapporti a rischio con un partner sieropositivo.
La PrEP non è necessaria, invece, se la persona HIV negativa ha rapporti esclusivamente con una persona HIV positiva che è in terapia antiretrovirale efficace (ovvero ha la viremia non rilevabile ). Questa situazione, infatti, azzera il rischio di trasmissione dell’HIV. È quella che si chiama chiama Terapia come Prevenzione (o TasP, dall’inglese Treatement as Prevention).
La PrEP non è altro che l’assunzione di una serie di compresse efficaci contro il virus, che si possono prendere sia con regolarità che occasionalmente, con modi diversi a seconda del caso.