SILVANO TAGLIAGAMBE, IL MEDITERRANEO DENTRO – LA SARDEGNA TRA MEMORIA E AVVENIRE (MIMESIS 2024, PP, 197, EURO 20) Una sollecitazione per risvegliare, far rivivere e valorizzare la ‘Coscienza mediterranea’.
Tra le pagine de “Il Mediterraneo dentro – La Sardegna tra memoria e avvenire”, titolo evocativo del volume del filosofo della scienza Silvano Tagliagambe, emerge una necessità, quella di riappropriarsi di una eredità “presente nel nostro universo interiore, ma che rischia sempre più di venire smarrita”.
L’autore parte da un assunto: la storia del Mediterraneo è segnata nel tempo dal connubio tra nascita e morte.
Tagliagambe assegna idealmente il ruolo di guida a Pascal Quignard, scrittore e saggista francese, autore di “Bute”, dedicato a una figura marginale della storia del Mediterraneo le cui tracce si riassumono in pochi versi delle Argonautiche di Apollonio Rodio.
La tragica storia del Mediterraneo, culla della nostra civiltà e oggi enorme tomba “che custodisce i corpi di decine di migliaia di tuffatori e naufraghi affogati” è sintetizzata, con la forza straordinaria che solo la poesia sa esprimere nei pochi versi in cui Apollonio narra la storia del fugace incontro tra Afrodite, la Nata dal mare, e Bute, il Morto nel mare.
Dal poema epico della Grecia ellenistica alla contemporaneità, tra memoria e un avvenire colorato di speranza.
Per Silvano Tagliagambe il Mediterraneo oggi può rinascere grazie a iniziative come la Carta di Firenze. Nel nome di Giorgio La Pira, la cui sollecitazione a operare per la pace e l’unità dei popoli è stata richiamata a Bari da Papa Francesco, a febbraio 2022 a Firenze si sono riuniti i vescovi del Mediterraneo, invitati dalla Cei e i sindaci delle città che si affacciano su questo mare, convocati dal primo cittadino Dario Nardella. Al termine dell’incontro, il 23 febbraio, è stata firmata a Palazzo Vecchio la Carta, “Un raggio di luce nell’ora più buia”, come l’ha definita il cardinale Bassetti nel suo discorso conclusivo. “A dimostrazione del fatto – spiega Tagliagambe – che iniziative come questa non sono solo un sogno, ci sono i progetti di straordinaria importanza scientifica che riguardano l’intera area del Mediterraneo e la Sardegna: il progetto internazionale Einstein Telescope, nell’area dell’ex miniera di Sos Enattos, nel comune di Lula, aprirà una finestra del tutto inedita sull’universo, arrivando a rilevare i segnali della sua stessa origine, con importanti benefici per il territorio sardo, oltre che per l’intero tessuto economico dell’Italia.
Un secondo “occhio tecnologico” si sta preparando in Sicilia, Km3Net, il telescopio per neutrini, le particelle più elusive dell’universo, in fase di realizzazione a 3500 metri di profondità al largo delle coste di Capo Passero per scrutare alcuni degli eventi più portentosi del Cosmo.