Squali e razze che vivono all’interno dell’Area marina protetta di Capo Testa- Punta Falcone, la cui sopravvivenza è sempre più messa rischio dall’azione dell’uomo, verranno salvaguardati grazie al progetto europeo Life Prometheus.
L’Amp di Santa Teresa Gallura rappresenterà la Sardegna all’interno del programma europeo esteso a 12 aree del Mediterraneo, tra cui le Isole Baleari, il Golfo del Leone, lo Stretto di Sicilia, la Grecia, l’isola di Rodi e Cipro.
L’obiettivo è quello di mettere in atto deterrenti innovativi e pratiche di pesca alternative che possano contribuire a salvare la vita di migliaia di squali.
Tra questi alcuni accorgimenti sulla tempistica di posa di palangari e palamiti, che fungeranno da mitigatori per la sopravvivenza della specie, ma anche l’utilizzo di esche diverse per la pesca del pesce spada eviteranno di fungere da attrattori per gli squali.
“Per la riuscita di questo progetto sarà fondamentale la collaborazione tra l’Amp e i pescatori.
Il dialogo tra l’ente e la categoria produttiva è uno degli elementi fondamentali per la riuscita di questa e di tutte le attività dell’area marina protetta”, spiega Nadia Matta, sindaca di Santa Teresa Gallura.
Una parte importante del successo del progetto Life Prometheus passa proprio dall’operato dei pescatori che sono stati chiamati a partecipare ad un incontro convocato dalla direzione dell’Amp Capo Testa-Punta Falcone dove sono state illustrate loro le azioni da portare avanti sempre coordinati dall’Amp e dagli altri partner europei.
In futuro saranno coinvolti nella parte pratica e funzionale di salvaguardia degli squali con attività finanziate proprio grazie al progetto europeo.