Ricorre oggi il 43esimo anniversario del giorno dell’ultimo respiro di Bobby Sands: giovane militante nordirlandese della guerriglia repubblicana dell’Ira che si fece morire di fame in galera, dopo aver rifiutato il cibo per 66 giorni in segno di protesta contro le condizioni detentive e la repressione scatenata in piena stagione dei Troubles dal governo britannico della lady di ferro Margaret Thatcher.
Bobby Sands (Belfast, Irlanda del Nord, 1954), primogenito di una famiglia cattolica e operaia, fu bersaglio di continui attacchi e discriminazioni insieme ai famigliari.
Animatore e attivista di comitati di quartiere, a 18 anni si arruolò nell’IRA. Nel 1976 venne arrestato senza prove a suo carico. Fu leader delle proteste dei detenuti; da carcerato venne eletto deputato del parlamento britannico. Nel 1981 guidò uno dei più celebri scioperi della fame della storia contemporanea.