La prima richiesta è un appello alla presidente della Regione Sardegna in pectore, Alessandra Todde, per nominare un assessore all’Agricoltura competente “capace d ascoltare i territori e i lavoratori delle campagne”.
Gli agricoltori che da oltre un mese stanno protestando con i trattori in tutta Italia e anche nell’Isola e i pastori si sono ritrovati a Tramatza (Oristano), a metà strada tra Cagliari e Sassari, per un’assemblea che ha visto la partecipazione di oltre 400 persone.
Tutte unite dallo stesso obiettivo: salvare l’agricoltura e la pastorizia.
L’apertura di un tavolo sardo a Roma, accanto a quello nazionale che vedrà i primi passi mercoledì, è “solo un primo passo” per il mondo delle campagne isolane.
Agricoltori e pastori, infatti, sollecitano risposte sui 12 punti stilati nel manifesto redatto prima dell’assemblea: le criticità della Pac 2023/2027, le riduzioni previste per gli aiuti sull’ovicaprino e sui bovini, concorrenza sleale tra Paesi Ue ed extra Ue, ipotesi di introduzione delle filiere orizzontali e semplificazioni burocratiche ormai urgenti. Poi ancora di etichette chiare e la speculazione sulle energie rinnovabili in Sardegna.