“È nata la giunta che nei prossimi cinque anni darà ai sardi le risposte che aspettano da tempo”: lo annuncia così la nuova presidente della Regione Sardegna Alessandra Todde ai giornalisti che la attendono fuori dalla sede della coalizione di via Sonnino, a Cagliari, dove ha appena incontrato tutte le forze politiche per chiudere il cerchio sull’esecutivo che domani sarà presentato al completo nell’Aula del Consiglio regionale per la seduta di insediamento.
Trattative chiuse, anche se alcuni partiti devono ancora terminare i propri passaggi di condivisione interna, ed equilibri trovati per una squadra quasi al 50 per cento femminile.
“Abbiamo privilegiato la presenza delle donne, in giunta ce ne saranno ben cinque, con me saremo sei – sottolinea la governatrice -. Abbiamo, per quanto possibile, cercato di rappresentare i territori e premiare le competenze non solo tecniche, ma anche politiche e amministrative”.
L’ufficializzazione dei nomi arriverà domani, “devo ancora inviare il decreto”, precisa Todde, ma la squadra definitiva salvo sorprese è pronta: per il Pd Giuseppe Meloni, vicepresidente della Regione e assessore al Bilancio, Emanuele Cani (ex segretario dem), assessore all’Industria, Rosanna Laconi (dirigente medica al policlinico di Monserrato ed ex sindaca di Dolianova) all’Ambiente. Per il M5s Desirè Manca, la consigliera più votata con oltre 8mila preferenze, al Lavoro e alla Sanità Armando Bartolazzi, ex sottosegretario del primo governo Conte, oncologo romano. Ad Avs vanno i Lavori pubblici con Antonio Piu, a Orizzonte comune il Turismo con Franco Cuccureddu, a sinistra Futura l’Istruzione con Ilaria Portas, alla lista Uniti per Todde dovrebbero spettare gli Affari generali con Sabina Bullitta, funzionaria Arpas.
I Progressisti occuperanno la casella dell’Agricoltura con Gianfranco Satta. In quota alla presidente le due caselle di Trasporti e Urbanistica: per la prima c’è Barbara Manca, ingegnera e attuale assessora alla Mobilità a Quartu Sant’Elena, e per l’Urbanistica Francesco Spanedda, architetto e docente dell’Università Sassari. Saranno cinque gli assessori eletti come consiglieri, due in più di quanto ipotizzato inizialmente: “Quello che è importante è mantenere il numero legale delle commissioni e garantire l’operatività del consiglio, per questo ci eravamo dati un limite – spiega Todde -. Poi per riuscire a rappresentare tutte le forze politiche correttamente abbiamo dovuto derogare e quindi includere altri due consiglieri”.
Sull’assessore della Sanità non sardo, la presidente chiarisce: “È una persona di grande competenza ed estrema professionalità e che è fuori dalle logiche isolane, questo lo considero un valore aggiunto e non a detrimento. Credo possa dare quello che serve alla sanità sarda”.