Incongruenze, anomalie e omissioni formali nell’ammissione delle liste per le elezioni comunali dei prossimi 8 e 9 giugno a Cagliari: le denuncia Simone Paini, referente del Movimento civico, la lista a sostegno della candidata di centrodestra Alessandra Zedda che si è rivolto al Tar dopo l’esclusione dalla competizione e attende per domani alle 11 il pronunciamento sulla riammissione.
Paini per conto del Movimento civico, ha chiesto e ottenuto l’accesso agli atti dell’Ufficio elettorale di Palazzo Bacaredda: “Dai verbali ufficiali – spiega all’ANSA – emerge in particolare un fatto grave che dimostra come siano stati utilizzati due pesi e due misure nella valutazione della documentazione consegnata, noi siamo stati penalizzati.
Se prima consideravamo l’operato dei funzionari del Comune come quello di un arbitro, oggi possiamo dire che l’arbitro somiglia al famoso Moreno dei mondiali in Corea”, ironizza.
Dalla lettura dei documenti in possesso, secondo il referente, la lista degli indipendentisti di A Innantis, a sostegno del candidato avversario del campo largo Massimo Zedda, sarebbe stata ammessa nonostante la mancata consegna nei tempi previsti dalla legge (le 12 di sabato scorso, 11 maggio), di un documento, “requisito fondamentale e non integrabile in un successivo momento: la dichiarazione autenticata di collegamento con il candidato sindaco”.
“L’integrazione è stata consegnata agli uffici, come si vede dal protocollo, alle 14.32, e l’autentica della firma è dello stesso segretario generale Giantonio Sau”, racconta Paini.
Non solo, il verbale finale della commissione circondariale “omette questo aspetto e scrive che la lista è stata consegnata alle 11.56”.
Incongruenze e omissioni che si ripeterebbero anche nelle “nelle dichiarazioni di accettazione delle candidature di quattro nomi, necessari al completamento della stessa lista, in cui non viene riportata la data”, sottolinea.
Su questi aspetti non sono consentiti ricorsi d’urgenza, la norma prevede, infatti, che ci si possa rivolgere al Tar prima delle elezioni solo per l’esclusione di una lista e non su eventuali e paventati vizi su liste ammesse. Questo sarà possibile solo a consultazioni chiuse: “In Italia c’è molta giurisprudenza e per casi del genere alcune elezioni sono state poi annullate”, evidenzia Paini.