“Stava irrigando il suo terreno a Siniscola, ieri mattina, in violazione dell’ordinanza comunale che vieta l’utilizzo dell’acqua per fini non domestici. E sono arrivato i dipendenti del consorzio di bonifica della Sardegna centrale, che lo hanno multato. Oggi si è presentato nella sede dell’ente, ha estratto una pistola e ha sparato all’impazzata”, scrive l’Unione Sarda.
Protagonista dell’episodio, per il quale fortunatamente non si registrano feriti, è un 40 anni, agricoltore e consigliere comunale di Siniscola che ora è in fuga.
Da una settimana in paese, a causa della siccità, vige un provvedimento del sindaco Gian Luigi Farris, che si è trovato costretto a vietare il «prelievo e il consumo dell’acqua per usi extradomestici e in particolare, per fini irrigui, l’annaffiamento di orti privati, giardini e lavaggio automezzi, parchi di uso pubblico».
Ma l’agricoltore ha deciso comunque di dare acqua alla sua terra assetata. Stando alle prime informazioni, la sua attività non è passata inosservata e gli uomini del consorzio hanno fatto valere l’ordinanza.
Il quarantenne ha fatto trascorrere una notte e stamattina, stando a quanto si apprende – quindi non contestualmente alla sanzione, come emerso in un primo momento – ha deciso di farsi giustizia da sé.
Si è presentato nella sede del Cbsc, ha estratto l’arma e esploso alcuni colpi. Due hanno colpito due furgoni, nessuno non ha colpito persone anche se l’arma è stata puntata ad altezza uomo.