Non ho mai raccontato e rappresentato, ciò che di trasgressivo e fuori schema relazionale, che so muoversi nel sud dell’Isola.
L’essere un uomo mediterraneo Made in Naples, mi rende poco trasgressivo, banalmente un uomo di mezza età, incanutito, inquadrato in una forma sessuale di genere novecentesca che, legge l’incontro tra due sessualità e identità determinare una condivisione.
L’idea della condivisione tradotta in relazione sessuale aperta, mi ha sempre disorientato, pur avendola vissuta in relazioni che non ho mai vissuto in maniera armonica (da amante, da compagno e da marito). Chiaramente la conquista, il conquistare, il farsi conquistare, o l’illusione di tutto questo, come visione erotica determina (naturalmente) pulsioni sessuali forti, ma non ho mai abbattuto i forti limiti che tendo (come artista) a esorcizzare e valicare in altri territori.
Ascolto, mi confronto e rispetto chi ha visioni più ampie delle mie, dall’amico artista che a Berlino puntualmente va nel locale di Berlino dove i cellulari sono sequestrati in ingresso, che condivide con la compagna esperienze relazionali di scambio, che mi racconta che presentarsi in certe situazioni come coppia è un valore aggiunto, a chi so nell’isola frequentare certe situazioni che, non riesco a vivermi in prima persona con spirito ludico, ho forti resistenze e non penso riuscirei a lasciarmi andare, la mia è la generazione martoriata dall’Aids e dalla pubblicità con l’alone viola.
Il progetto editoriale Sardinia X Press, interessantissimo, coraggioso e dalle incredibili potenzialità turistiche, ha editato una breve guida “La Sardegna e la trasgressione”, per aiutare (e aiutarmi) a capire come muoversi in questo territorio, libro scritto da una coppia anonima, che guida al sesso senza tabù e vergogna, devo leggerlo e magari usare quelle informazioni (naturismo, scambiamo, car sex tutto ciò che serve a muoversi in questo territorio, quando sarà il momento).
di Mimmo Di Caterino