“Si sta cercando di far passare quelli che sono dei veri e propri insulti alla persona come delle frasi da circoscrivere all’interno di un intento politico.
Definire Giagoni su profili Facebook come lo scemo di Santa Teresa di Gallura, non ha nulla di politico”.
Lo ha ribadito oggi in aula l’avvocato Salvatore Deiana durante una nuova udienza del processo a Tempio Pausania nei confronti di Marco Michi, 70 anni, sassarese, accusato di aver pubblicato nel 2019, frasi e insulti sui social contro il deputato della Lega Dario Giagoni e l’allora commissario del Carroccio in Sardegna, Eugenio Zoffili. Quest’ultimo avrebbe dovuto deporre questa mattina, ma per impegni in Parlamento verrà ascoltato nella prossima udienza fissata per il 22 novembre prossimo.
E’ stato invece sentito oggi un teste della pm Franca Cabiddu e della parte civile, che ha confermato di aver letto le frasi scritte da Michi e ha poi parlato dei rapporti politici e di conoscenza che aveva sia con Giagoni che con l’imputato, all’epoca dei fatti militante della Lega.
Nel 2019 all’interno del partito di Matteo Salvini ci fu battaglia in Sardegna per la scelta dei candidati alle elezioni politiche: alla fine Dario Giagoni la spuntò sull’avversario Marco Michi. “Gli insulti e le frasi offensive nei suoi confronti iniziarono ad arrivare subito dopo questo scontro”, ha sottolineato l’avvocato Deiana.