A Cagliari la sfida è a 5, ma gli occhi sono puntati sul duello Zedda contro Zedda per le comunali che vedranno l’election day dell’8 e 9 giugno.
Nel capoluogo sardo il centrodestra punta su una donna, l’ex vice presidente della Regione Alessandra Zedda, già assessora al Lavoro della giunta Solinas, esponente di Forza Itala passata alla Lega.
Zedda guida una coalizione che ha ritrovato l’unità sul suo nome dopo diversi tira e molla e incomprensioni tra i partiti a seguito della sconfitta alle regionali. Otto le liste per la maggioranza uscente: FdI, Lega, Fi, Riformatori sardi, Sardegna al centro 20Venti (con candidati Udc e di espressione del mondo sardista come l’autosospeso Gianni Chessa), Psd’Az, Alleanza Sardegna e Movimenti Civico. A sostegno della candidata del centrodestra anche Calenda con Azione.
Si tratta, invece, di una terza chance per il candidato del centrosinistra Massimo Zedda, già primo cittadino per due mandati dal 2011 al 2019, quando lasciò per tentare di conquistare la Regione ma fu sconfitto da Christian Solinas. Ora guida una coalizione di 10 liste che ricalcano il Campo largo che ha sostenuto Alessandra Todde nella corsa alla vittoria: Progressisti, Pd, M5s, Avs, Orizzonte comune, Sinistra futura, Cagliari Europea (Fortza Paris, Psi e Pri), A Innantis e le civiche Cagliari Avanti e Cagliari che vorrei. Tra i big nazionali arrivati a Cagliari in appoggio a Massimo Zedda, anche il leader di Iv Matteo Renzi.
Gli outsider sono tre: arriva dall’area di centrodestra – è stato assessore ed ex consigliere comunale di Fi ed ex assessore Giuseppe Farris, sostenuto dal Movimento CiviCa 2024. In corsa anche l’ex M5s, oggi leader nazionale di Alternativa, Emanuela Corda. Mentre da sinistra arriva la proposta di Claudia Ortu con Cagliari popolare – Alternativa di classe, sostenuta da Potere al Popolo e Pci.