“Per noi è un momento molto bello, abbiamo molte cose in ballo. Siamo su un treno che in realtà non si è mai fermato, è come una scalinata verso un cielo che non abbiamo ancora toccato completamente”. A parlare sono gli Eiffel 65, oltre 15 milioni di dischi venduti in tutto il mondo, un World Music Award e la nomination ai Grammy Awards come ‘miglior artista dance’. All’Adnkronos descrivono così il fortunato momento che vivono, un momento consacrato da ‘Bestiale’, il singolo uscito il 24 maggio su etichetta Warner con il quale ritornano in duetto con Loredana Berté. “Tutto è partito da una chiacchierata con i ragazzi della Warner, si parlava di un singolo estivo -racconta il duo, autore dell’indimenticabile ‘Blue (Da Ba Dee)’, divenuta una hit in ogni paese- A Loredana è piaciuto subito”.
Un brano che si candida a far ballare l’estate italiana. “Dal punto di vista del sound, per noi far ballare è imprescindibile -confermano Maury e Jeffrey- Ma per noi, visto i nostri standard, è quasi un lento! Anche se facciamo un uso importante dell’elettronica. Il riferimento è agli anni Ottanta, quindi Loredana è perfetta, leggendaria proprio in quel periodo. Volevamo partire da quel tipo di sound aggiornandolo a quello che potrebbe essere il nostro modo di fare musica oggi”.
L’incontro con la Berté è stato un colpo di fulmine. “Loredana ci ha sorpreso, oltre che per il carisma, anche per la persona che è -dice il duo- E’ sensibile, è profonda, abbiamo capito perché la gente la ama tanto. Avevamo un’idea di lei ‘anni Ottanta’, con le foto mentre fa la linguaccia affianco a Borg negli anni ruggenti, invece è molto diversa”.
Oltre al tour, partito il 15 giugno dal Lago di Como per il Nameless Festival, c’è un disco nei progetti futuri? “Al giorno d’oggi il mercato è completamente cambiato, funziona con i singoli -mettono subito le mani avanti gli Eiffel 65- Abbiamo già in mente le prossime uscite, e non tra altri vent’anni. Sono cambiati i tempi, quindi per ora proseguiamo così, poi non si esclude chiaramente un progetto discografico. Ma deve essere giustificato dall’avere qualcosa da dire, quando vuoi scattare una fotografia e fare una riflessione più articolata”.
Nel prossimo futuro c’è anche Sanremo? “Per noi sì, la cosa è possibile -dicono all’Adnkronos- Se troviamo qualcosa che ci rappresenta a livello di suono e che possa rientrare in un contenitore come Sanremo, perché no”. Cosa dire ai nuovi fan di oggi, che si aggiungono a quelli storici? “Noi scriviamo per superare le barriere dello spazio e del tempo. Restate sintonizzati perché il programma non è ancora finito”.